martedì 9 gennaio 2018

*Segnalazione* di "Il Dipinto" di Gloria Pigino Verdi

*Segnalazione*

"Il Dipinto" 

di Gloria Pigino Verdi



“IL DIPINTO” di Gloria Pigino Verdi
Genere: narrativa (contemporanea e storica), romance
Pagine: 314
Formato: cartaceo e digitale (disponibili in tutti gli store)
Data di pubblicazione: dicembre 2017
Editore: Youcanprint - Selfpublishing



Sinossi:

Un vecchio baule, alcune lettere ingiallite e una foto in bianco e nero.
Un misterioso dipinto, smarrito nell’oblìo del tempo e dei ricordi.
Gli ingredienti per una storia avvolta dal mistero sono tutti racchiusi in un romanzo evocativo e sensuale, in cui presente e passato si intrecciano e si fondono.
Un viaggio letterario che ci accompagna lungo le stradine del Monferrato, tra le colline del Piemonte, fino a catapultarci in Irlanda, in un antico maniero, tra suggestive atmosfere e scenari da brivido.
A poche settimane dalle nozze, la futura suocera dona a Eleonora il corredo di famiglia, contenuto in un vecchio baule. Al suo interno, la ragazza trova uno scrigno in cui sono custodite alcune lettere ingiallite, risalenti al Secondo Dopoguerra, e una foto in bianco e nero di una neonata. Il destinatario della missiva è Ascanio, bisnonno di Alessandro, suo futuro marito. Ma chi è la misteriosa Bel che ha firmato quelle lettere cariche d’amore? E chi è la bimba ritratta nella foto? C’è un solo nome, “Adelle”, sul retro della fotografia, e una data, 1947.
Eleonora e Alessandro iniziano le loro ricerche, che li condurranno in Irlanda. Qui, in un antico maniero avvolto da un’aura suggestiva, verrà loro svelato il mistero che ruota intorno alle lettere e a un misterioso dipinto, che pare nessuno abbia mai visto. È davvero esistito o è frutto dell’immaginazione popolare? E se esiste, dove si trova?
Le vicende sono narrate seguendo due stili e due registri linguistici differenti, per una precisa scelta dell’autrice.
Eleonora parla in prima persona, al presente, e narra le vicende accadute ai giorni nostri.
Ciò che è successo nel Secondo Dopoguerra viene, invece, raccontato in terza persona al passato, quasi come fosse una favola, da un narratore esterno.
Due rigorose scelte linguistiche per dare il giusto ritmo a una narrazione in cui il lettore non è solo semplice spettatore, ma viene preso per mano e accompagnato, insieme ai personaggi, in quello che si rivelerà un viaggio emozionante, in cui la suspense la farà da padrona.   

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